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Canzoni sull'alternativa

by Edoardo Chiesa

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1.
L’alternativa a un qualsiasi percorso si sceglie con attenzione e non conta l’armonia Ho la coscienza sporca ancora da quella volta in cui camminavamo insieme al parco il resto già lo sai Se non sai fidarti di un amico è meglio che non parti se non sai guardarti indietro è meglio che non salti L’alternativa a un qualsiasi percorso si sceglie con attenzione e non conta l’armonia L’alternativa a un qualsiasi percorso di via si stima con precisione non si presta orecchio all’armonia Mi trovo spesso a ripensarci a discuterne con te ma non troviamo alcuna relazione di causa – effetto Se non sai ascoltare è meglio che non parli se non sai accordare uno strumento a orecchio forse è meglio che non canti L’alternativa a un qualsiasi percorso si sceglie con attenzione e non conta l’armonia L’alternativa a un qualsiasi percorso di via si stima con precisione non si presta orecchio all’armonia
2.
All’inizio il bicchiere ti sembra vuoto, sei all’inizio del fondo guardi fuori rivolto ad est La ci vedi i colori e i fiori, Fabio su un’altalena le persone che ridono con te Il rumore del vento cede il passo a un silenzio distante puoi sentire le voci che son dentro di te Non piangi mai ma resti fermo per un po’ a osservare il tuo limite E non ridi mai nemmeno con l’aiuto di un esperto comico, poi ti manca l’ossigeno Avresti bisogno di avere un cane, avresti bisogno di avere una vita normale avresti bisogno di avere un cane E non avresti niente da raccontare, se non fossi già stato in mare se non fossi già stato qui Non pensavi di avere poi cosi tanto spazio davanti per cercare le voci che son dentro di te Non piangi mai ma resti fermo per un po’ a osservare il tuo limite E non ridi mai nemmeno con l’aiuto di un esperto comico, poi ti manca l’ossigeno
3.
Ti rispondo 04:20
Vorrei sapere davvero se poi brilla una stella in fondo al mare cosa si dicono gabbiani e cormorani mentre volano verso il sole Ma tu mi dici “non pensarci e torna a lavorare sono pensieri inconcludenti che portano le persone a cincischiare” Sarebbe certo molto interessante nuotare tra gli squali provare quella sensazione di pericolo che ci fa sentire un po speciali Ma tu mi urli “non pensarci ritorna a lavorare la tua stabilità è più importante di una sensazione che scompare” Ti rispondo Quasi sempre a casa parlo da solo gioco a biglie coi giganti dopo canto con loro e mi annoiano i discorsi sulla gente e sul tempo che fa E non sai che Quasi sempre a pranzo mangio da solo lancio i sassi nello stagno poi rimbalzo con loro e mi mancano i sentieri in collina lasciati a metà Non ci sarebbe poi nulla di sbagliato nel coltivare fiori prendersi cura di ogni loro stelo dipingerne I colori Ma tu mi dici “non pensarci torniamo a lavorare sono capricci momentanei di cui presto ti pentirai” Mi piacerebbe passare la giornata manipolando un suono avere il tempo di centellinare gli effetti per renderlo elegante nel frastuono Ma tu mi urli “non pensarci e torna a lavorare e non parlarmi più di certe cose o presto te ne pentirai” Ti rispondo Quasi sempre a casa parlo da solo gioco a biglie coi giganti dopo canto con loro e mi annoiano i discorsi sulla gente e sul tempo che fa E non sai che Quasi sempre a pranzo mangio da solo lancio i sassi nello stagno poi rimbalzo con loro e mi mancano i sentieri in collina lasciati a metà
4.
Mia paura 04:56
E’ giunto il tempo di partire lascia la stanza a notte fonda ma non guardarti indietro tra poco mi scorderai Percorri il viale fino al limite del prato poi volta verso la stazione e non sentirti offesa che intanto mi capirai E quando arrivi a Minneapolis ricorda di cambiare cappello ma non badare a spese intanto lo pagherai Io resto a letto protetto da me stesso ti lascio andare dove vuoi mia paura Dovrai incontrare tutte quante le persone che hanno sofferto e pianto per poi sentirti inerme di fronte alla libertà E quando passi da Lisbona ricorda di trovarmi casa che non sia troppo grande intanto non ci entrerai Io resto a letto qui con Alienogatto ti lascio stare dove sai mia paura Io resto a letto protetto da me stesso ti lascio andare dove vuoi mia paura
5.
Pioveva 02:34
Pioveva, pioveva, pioveva x 4 C’era un uomo solo che vagava senza meta, non cercava di svoltare quando lei gli disse fermati un po’ qui lui rispose di si con lo sguardo, mentre lei sorrideva lo invitava ad entrare e intanto Pioveva, pioveva, pioveva x 4 I primi quattro mesi nella casa li passarono a giocare e a far l’amore parlavano di canzoni e mondi da inventare ma l’acqua batteva più forte, e il tetto ormai stanco la invitava ad entrare infatti Pioveva, pioveva, pioveva x 4 E goccia dopo goccia le pareti e il pavimento si bagnarono del tutto si scivolava ovunque ma la doccia non serviva più non vollero porre rimedio poiché le piante oramai si innaffiavano da se, e il mondo distante continuava a girare ancora Pioveva, pioveva, pioveva x 4 E quando una mattina si svegliarono di colpo sopra il letto galleggiante la pioggia aveva smesso ma di terra non ce n’era più e tanti altri letti vicino al loro ognuno che usava come vela il lenzuolo navigavano insieme, in un mare d’amore
6.
Noi 03:51
Se stasera non hai voglia di parlare ascolta la mia voce risalire le scale e la corrente scivolare in un istante un attimo che sembra eterno poi tornare dall’inferno La musica non conta se non ha niente da dire che siano note o siano parole devono essere sincere avere forza, indipendenza, dignità di costruzione E non siamo stati noi a seguire il vostro esempio quando chiedevate l’acqua ne deserto del Namib E non siamo stati noi a cercare il vostro aiuto mentre marciavamo stanchi verso l’alba Qualcuno oggi aiuta qualcun altro a trovare una definizione per distinguere le cose ordinarle e poi fermarle in tante piccole caselle strette ognuna con un nome Puoi fare il sarto, l’architetto, oppure il giocoliere puoi mangiare le fragole di inverno e bere fino a stare male la troppa scelta a volte inganna o lascia spazio a una canzone E non siamo stati noi a seguire il vostro esempio quando chiedevate l’acqua ne deserto del Namib E non siamo stati noi a cercare il vostro aiuto mentre marciavamo stanchi verso l’alba Se stasera non hai voglia di parlare ascolta la mia voce risalire le scale e la corrente scivolare in un istante un attimo che sembra eterno poi tornare dall’inferno
7.
Lascio sempre il rubinetto aperto mi dimentico che nel deserto c’è chi non ha acqua e non ha più sete ormai E le chiavi dove son finite ogni mattina è una battaglia contro il tempo corro svelto verso l’auto che non so dov’è Ma se tu mi dimentichi, non riesco ad alzarmi più vanno in fumo tutte le certezze e le parole che son state dette Ma se tu mi dimentichi, non mi ritrovo più non so più che fare Ed il frigo è quasi sempre vuoto non ricordo mai di far la spesa ma conosco tutti i porta-pizza della città Quando piove lascio ombrelli in giro e se c’è il sole mi addormento e poi mi ustiono mentre sogno te che stai aspettandomi Ma se tu mi dimentichi, non riesco ad alzarmi più vanno in fumo tutte le certezze e le parole che son state dette Ma se tu mi dimentichi, non mi ritrovo più non so più che fare passo la giornata in camera a spolverare queste quattro sfere sporche…
8.
Nati vecchi 02:01
Viaggiavamo con il punk negli auricolari ma dai finestrini il mare ci sembrava calmo e la scuola era distante, il nostro amore giovane non ricordo quasi niente Ma noi, non siamo compatibili al successo bella noi, non siamo compatibili agli eccessi insomma, siamo nati vecchi Io che ascolto sempre il blues, o musica di gente morta tu che senza occhiali non distingui le persone in strada preferiamo un vecchio film o una gita fuori porta che trovarci a bere al bar Ma noi, non siamo compatibili al successo bella noi, non siamo compatibili agli eccessi insomma, siamo nati vecchi noi, che risaliamo scale in ascensore e ci spaventa quando piove noi, non siamo compatibili agli eccessi insomma, siamo nati vecchi

about

EDOARDO CHIESA
CANZONI SULL'ALTERNATIVA
(L'Alienogatto / Dreamingorilla Records, 2015)

Data di uscita: marzo 2015

Pop, melodie oblique, storie stralunate e leggere ma pensanti. Il disco di debutto del cantautore ligure raccoglie otto canzoni sulle scelte che dobbiamo compiere ogni giorno. Come un'alternativa alla banalità.

“Le alternative, in particolare quelle desiderabili, crescono solo su alberi immaginari” scrisse il narratore americano Saul Bellow. E mai citazione migliore poteva scegliere Edoardo Chiesa per fotografare il suo debutto da cantautore pop “Canzoni sull'alternativa”. Un disco breve, otto canzoni per poco meno di mezz'ora di musica, ma che dice tutto sull'immaginario e la propensione melodica del songwriter ligure, chitarrista dalle svariate esperienze in area rock-blues ed ex componente della band Madame Blague.

Le “Canzoni sull'alternativa” derivano da una serie di riflessioni che Edoardo ha fatto su sé stesso e girano tutte intorno al tema della scelta. Paradossalmente però questo disco non nasce da una vera e propria decisione del loro autore. I brani infatti sono nati in maniera istintiva, chitarra e voce, in un periodo di tempo piuttosto breve e sono stati loro stessi, ad un certo punto, a reclamare ad Edoardo “l'esigenza” di racchiudersi in un disco. E così alla fine è stato: tramite l'utilizzo di una vecchia Tascam, Edoardo ha registrato queste otto tracce fra la sua casa e il garage.

Dentro “Canzoni sull'alternativa” Edoardo Chiesa ha messo prima di tutto la sua grande passione per il blues, ma anche il funk e il soul. Una fiamma, quella per le musiche roots, che ritorna anche nella scelta di un suono verace, poco prodotto, ma allo stesso tempo molto vario e colorato.
Gli arrangiamenti, che Edoardo ha scritto e curato, puntano a vestire i brani in maniera semplice ma incisiva, basandosi su un impianto ritmico solido dentro cui si muovono melodie, narrazioni e fantasie. Le canzoni raccontano anche la passione di Edoardo per il cantautorato, che lui rilegge con un gusto melodico attraente ma mai troppo ruffiano; melodie semplici ma sempre un po' oblique, che chiedono ascolto e danno conforto.

Si è formato così il puzzle colorato di “Canzoni sull'alternativa”. Un lavoro immediato ma solo apparentemente semplice, leggero ma tutt'altro che superficiale, anzi pensoso, sfaccettato. Proprio come la figura geometrica della copertina, che vuole rappresentare la molteplicità delle nostre scelte di tutti i giorni. Quelle alternative di cui parla la programmatica title-track e primo singolo “L'alternativa”, decisioni che pur presenziando e condizionando la vita di tutti i giorni alla fine, forse, non spostano mai veramente l'ago della bilancia perché "non affrancano l'uomo da ogni dovere di decidere di se stesso, non lo liberano dalla libertà".

Quella libertà da coltivare dentro un amore stralunato e assoluto (“Pioveva”, “Queste quattro sfere sporche”) o da difendere da una quotidianità che soffoca (“Se non fossi già stato qui”) e dalle paure che ci bloccano (“Mia paura”). Oppure la libertà di essere sé stessi, lontani dalle convenienze e dai calcoli, immaginari e meditativi, leggeri e intensi, proprio come le canzoni di Edoardo, piccoli gioielli che luccicano come alternative alla banalità: “Ti rispondo / Quasi sempre a casa parlo da solo / gioco a biglie coi giganti dopo canto con loro / e mi annoiano i discorsi sulla gente e sul tempo che fa / E non sai che / Quasi sempre a pranzo mangio da solo / lancio i sassi nello stagno poi rimbalzo con loro / e mi mancano i sentieri in collina lasciati a metà” (“Ti rispondo”).

credits

released January 3, 2015

Crediti
Ideato, scritto e prodotto da Edoardo Chiesa e L'Alienogatto.

Registrato da Edoardo Chiesa presso casa sua.
Batterie registrate presso Corrado Bertonazzi Studio.
Mix e mastering Daniele Mandelli presso Elfo Studio.

Edoardo Chiesa: voci, chitarre, programmazioni
Damianio Ferrando: basso, iPad
Corrado Bertonazzi: batterie e percussioni
Marco Cravero: chitarra solista in “Mia paura”

Illustrazione e grafica: Edoardo Chiesa e L'Alienogatto

Contatti
Macramè – Trame comunicative
info@macrameufficiostampa.it

Luca Barachetti
luca@macrameufficiostampa.it
349.6106668

Corrado Maffioletti
corrado@macrameufficiostampa.it
328.3691845

Per concerti
Molecole Produzioni
Adolfo Ferrero
molecolebook@gmail.com
380.3498660

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about

Edoardo Chiesa Varazze, Italy

Edoardo Chiesa nasce nel 1985 e da quando ha dieci anni studia chitarra prima classica e poi moderna.Approfondisce il linguaggio del rock, del blues e del jazz con il maestro Marco Cravero. Dal 2011 insegna chitarra moderna.
La sua passione per la musica cantautorale e per i racconti di ogni genere lo portano a centrare il suo interesse verso il songwriting.
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