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about
Il testo di questa canzone è nato in poco più di mezz’ora, di getto, su un beat improvvisato in una sera d’estate.
È uno sfogo, un flusso di coscienza che ha lasciato sul foglio tutto ciò che mi passava in mente quella notte, senza badare o preoccuparmi minimante di note, melodie, armonie.
Tra i vari contenuti che vengono espressi nel testo, quello che si trova nel finale è la chiave che racchiude il senso del brano: è fondamentale mettersi in gioco, affrontare in maniera attiva la vita compiendo delle scelte anziché delle non-scelte.
Attraverso questa canzone voglio ricordare a me stesso di quanto ogni piccolo gesto vada compiuto con consapevolezza e porti con sé conseguenze e responsabilità.
lyrics
E adesso provo a usare solo le parole
le note stavolta le lascio a chi sa cantare
mi stendo comodo su questi suoni che rimbalzano tra le pareti e portano i pensieri su pianeti in orbita tu invece cominci a saltare, cominci a capire
che non c’è un inizio e una fine
nemmeno un confine tra quello che vedi e quello che puoi immaginare
come quando da piccolo, chiedevi risposte ai cani e alle piante
mentre adesso le cerchi al telefono, ascolti distratto da un autoparlante cinese
che hai comprato da un Senegalese
su una spiaggia in Sardegna
ma fuori stagione che sai si sta meglio che l’aria è più fresca ed il mare è comunque turchese
e ti senti confuso? qualche volta ti senti anche perso?
ma ti pare normale poter trattenere in un pugno l’intero universo?
ma ti pare che ancora, abbia senso studiare parole a memoria?
accettare che meno esperienza significhi meno considerazione?
non ti senti coglione, e non ti vedi truffato?
a guardare la stessa serie, la stessa sera, con lo stesso cane
e per di più hai pagato
È che avevo iniziato a parlare ma senza intenzione polemica
poi ti ho visto arrivare, mi sono spaventato, mi è scesa a terra la mandibola non parliamo di me, che riciclo le frasi degli altri
e la sera, da solo, mi sento un eroe con la penna e combatto nemici distanti che “distante” non è solamente un concetto, ma piuttosto una forma mentale è che a forza di stare distanti pensiamo di avere sempre ragione
ci guardiamo allo specchio, e sappiamo di avere ragione
poi parliamo da soli, e crediamo di avere solo ragioni.
“Quella storia è talmente distante, che comunque non può toccarmi”
quante volte hai pensato sta frase, quante volte nei panni degli altri
quante volte negli anni hai provato davvero a cambiare qualcosa
o hai lasciato piuttosto che fosse qualcosa a cambiarti?
Qualcosa cambiare te
credits
from A quello che vedo non credo per niente,
released April 12, 2024
• Produzione: Massimo Caso
• Hanno suonato: Edoardo Chiesa, Massimo Caso
• Recording: Massimo Caso
• Mix: Massimo Caso
• Mastering: Marco D’agostino
• Edizioni: MW edizioni
• IRSC: ITDT02400020
Edoardo Chiesa nasce nel 1985 e da quando ha dieci anni studia chitarra prima classica e poi moderna.Approfondisce il
linguaggio del rock, del blues e del jazz con il maestro Marco Cravero. Dal 2011 insegna chitarra moderna.
La sua passione per la musica cantautorale e per i racconti di ogni genere lo portano a centrare il suo interesse verso il songwriting....more
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